“C’è un Giardino Botanico nato nella pietra, dove la meraviglia dell’esistenza abita da sempre”

Il Giardino Botanico “La Cutura”, un’antica tenuta di campagna costruita nel classico stile rurale di fine ottocento, è oggi un rinomato giardino botanico che si estende per 35 ettari ed ospita una delle più ricche raccolte di piante rare: grasse e tropicali.
Un paradiso nato dalla pietra (Cutura – da “cute”, sinonimo dialettale di pietra), unico in Italia, ricco di flora, luogo di conoscenza e ricreazione, dove piacere e natura si fondono in perfetta armonia, in un trionfo di profumi e colori.

Seguendo un percorso botanico lungo i viali di rose, giardini di piante aromatiche ed aiuole di piante mediterranee ed officinali, fra il laghetto di papiri e ninfee, il giardino roccioso, attraverso l’agrumeto ed il bosco di Lecci si giunge ad un’imponente serra di mille metri quadrati dove sono raccolti e catalogati oltre 2000 esemplari di piante grasse e succulente di varia provenienza, preziose per rarità, tipologia e dimensione.

Restaurant
Il ristorante, completamente immerso nella natura e nelle fragranze della campagna “Dejeuner sur l’Herbe”, offre menù semplici e raffinati, ispirati ad antichi sapori arricchiti da nuove scoperte armoniose nel pieno rispetto della genuinità e della tradizione.
È possibile cenare tutte le sere eccetto il martedì e pranzare il sabato e la domenica mattina; è gradita la prenotazione.
Inoltre è sempre assicurato un servizio bar al Café de La Cutura.

Centro Culturale
In una vecchia stalla completamente ristrutturata, sorge oggi una sala corsi – conferenze, dove si organizzano periodicamente mostre ed incontri di interesse artistico e culturale.

Omaggio a Salvatore Cezzi

Benvenuti,

questo giardino è il frutto della passione, tenacia e amore per la natura di un uomo, Salvatore Cezzi che ha dedicato tutta la sua vita a progettare, realizzare e accrescere questa meravigliosa realtà.

Quando negli anni settanta ereditò questa masseria, ai suoi occhi si presentò solo come una grande tenuta abbandonata da anni, che lasciava trasparire i fasti di un tempo dove la storia ci racconta che questo era il luogo di raccolta di tante famiglie del circondario che vivevano e lavoravano, accudendo gli animali coltivando la terra e gli uliveti e producendo i prodotti derivanti, che poi era il sostentamento per loro e per i proprietari.

Aperto il cancello ironia della sorte nella parte sovrastante sono forgiate delle iniziali che attengono al precedente proprietario (il Nonno), ma che riportavano perfettamente a lui regalandogli, già prima di cominciare il suo progetto, quel senso di appartenenza al luogo e agli spazi, come fosse già scritto dal fato, nel corso degli anni senza lesinare fatiche e tempo cominciò la sua opera di bonifica e rinascita della tenuta dandogli una connotazione diversa più rispondente ai tempi ma soprattutto alla sua passione, le piante e specialmente le piante grasse e succulente.

Servizio Giornalistico “Terre del Salento”

L’emittente locale Telerama intervista Salvatore Cezzi,

il creatore della struttura il quale racconta la storia del parco.